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AMICI DI
MEO
TOSCO
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1) Sabato 21 Maggio 2005, Ore 10,30 - Duomo e Centro Storico
(piazza Duomo, via San Domenico, via Vittorio Emanuele II, piazza Cavour, via Palazzo di Città, via Cottolengo, piazza Duomo)
Processione dei Santi Giuliano e Basilissa
arricchita da un corteo storico
con la partecipazione di Amedeo VIII Duca di Savoia
I contadini portano in processione su un carro trainato da due buoi la cassetta-reliquiario contenente i resti dei Santi Giuliano e Basilissa, patroni dell'Agro Chierese. Senza interferire nelle parti più strettamente tradizionale e religiosa, l'evento intende assumere anche una pertinente connotazione storica datata 1422, quando Amedeo VIII duca di Savoia
arricchì la terra di Chieri dell'annuo privilegio di due fiere, che dovevano durare dieci giorni l'una; le quali il Comune ordinò che si tenessero, la prima addì 21 di maggio in cui si celebra la festa dei Santi Giuliano e Basilissa, di cui riposano nella chiesa di S. Maria i beatissimi corpi; l'altra il 6 di novembre
(da: Cibrario e Valimberti).
Fanno parte del corteo storico i seguenti principali personaggi con i rispettivi seguiti ed omaggi: Amedeo VIII, Duca di Savoia; Vicario e Collaterale della Città di Chieri; Martinetto Mercieri, Maestro di zecca chierese al servizio del Duca in Torino; Franceschino Villa, nobile di famiglia chierese de non Albergo e facente parte dell'Albergo del Cigno, primo Signore di Villastellone, patrono della Cappella sita nel Campanile della Chiesa di San Domenico, committente del Ciclo di affreschi con le Storie della Vergine in cui eccelle la "Madonna del Dignare"; Gruppo Storico Tana, nobile famiglia chierese de non Albergo e facente parte dell'Albergo del Cigno. Famiglie nobili e gruppi storici del Circondario. Figuranti a piedi ed a cavallo.
2) Sabato 21 Maggio (ore 15-19) e Domenica 22 maggio 2005 (ore 10-19)
Biblioteca civica "Nicolò e Paola Francone"
Chieri (TO), via Vittorio Emanuele II, 1
Conferenza e mostra:
Maestri di zecca chieresi al servizio degli Acaja e dei Savoia
Relatrice la Prof.ssa Lucia Travaini, docente di Numismatica Medievale e Moderna all'Università Statale di Milano
La riscoperta, nel 2002, del restaurato Arco Monumentale di Piazza, eretto a Chieri in onore di Emanuele Filiberto "Testa di Ferro" duca di Savoia nel 1580, ha rappresentato una ghiotta occasione per mettere a fuoco un aspetto del tutto a sé stante, pochissimo esaminato ed ancor meno conosciuto, dei rapporti intercorsi durante i secoli tra Chieri ed i Savoia: quello della numismatica, parola che significa "scienza che studia gli aspetti economici, storici e artistici delle monete’.
Conferenza e mostra prendono lo spunto da un lavoro del giornalista chierese Angelo Tosco, già recensito due volte dal notissimo esperto Mario Traina su "Cronaca Numismatica’, dalla connotazione essenzialmente divulgativa: lo scopo è infatti quello di portare alla ribalta un insieme di informazioni pressoché ignote ai non addetti ai lavori.
I contenuti. Chieri non ebbe mai una zecca propria. In compenso vantò personaggi che con i conii ebbero a che fare in primissima persona, ma fuori dai confini locali: erano maestri di zecca o zecchieri che dir si voglia, ovvero coloro che stipulavano il contratto col Signore committente e battevano manualmente la moneta, pezzo dopo pezzo, comandando nel contempo gli operai preposti a loro volta a questo ed altri lavori collaterali. La presenza di zecchieri chieresi attivi fin dal Medioevo negli Stati Subalpini e in particolare al servizio degli Acaja e dei Savoia è stata documentata, in tempi recenti, in alcune opere fondamentali di sommi studiosi, come Luigi Simonetti ed Elio Biaggi. Ne sono venuti fuori ben nove. La presentazione e l'approfondimento della fatica in oggetto, con la partecipazione di esponenti di primo piano del mondo numismatico, costituiscono il prologo ad un'esposizione di monete significativa e del tutto particolare.
3) Sabato 21 Maggio e/o Domenica 22 Maggio 2005 - Vari orari ed ubicazioni
Visite guidate al centro storico di Chieri
Visita guidata al Museo del Tessile di Chieri
4) L'Elisir d'amore
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